OrizzonteCina pubblica saggi originali e rigorosi al fine di promuovere, a livello nazionale, una più articolata conoscenza del sistema politico, delle relazioni internazionali e delle dinamiche socioeconomiche della Repubblica popolare cinese e della più ampia collettività sinofona. La rivista ospita contributi di ricercatori affermati ed emergenti con l’obiettivo di agevolare il dialogo tra diverse prospettive disciplinari, anche favorendo la traduzione in italiano di articoli proposti da studiosi stranieri.
OrizzonteCina combina gli strumenti interpretativi propri delle scienze sociali con la sensibilità filologica degli studi d’area sinologici e si compone di una sezione tematica, di una sezione di saggi singoli, di una sezione di analisi sociolinguistica, e di rubriche a cura del Comitato Editoriale.
Il Comitato Editoriale di OrizzonteCina condivide e si conforma allo spirito delle raccomandazioni del Committee on Publication Ethics (COPE) al fine di assicurare la costante e rigorosa implementazione delle migliori pratiche internazionali per quanto attiene alla correttezza etica del processo di pubblicazione della rivista.
OrizzonteCina è una rivista scientifica semestrale registrata al Tribunale di Torino e censita dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR). Promossa dal Torino World Affairs Institute (T.wai), la rivista è pubblicata in formato Open Access dal TOChina Centre, centro di ricerca del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino, che ne ha la responsabilità scientifico-redazionale.
Questo sito raccoglie tutti i numeri di OrizzonteCina pubblicati a partire dal vol. 11 (2020). I precedenti volumi (2010-2019) sono archiviati presso T.wai – Torino World Affairs Institute.
Sezione tematica
Illusioni ecologiche e sviluppo urbano: l’esempio di Forest City in Malaysia
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Questo articolo esamina lo sviluppo di âForest Cityâ in Iskandar Malesia nel contesto più ampio dellâespansione internazionale della Cina. Lâanalisi si concentra sulla rappresentazione di Forest City come modello di sostenibilità . Nonostante siano promosse come âeco-città e âcittà verdiâ, questi mega-progetti spesso non rispettano tali ideali, rivelando un significativo divario tra lâimmagine di mercato e le loro pratiche ambientali effettive. Questo studio mira a comprendere perché ciò accade. Si suggerisce quindi che questo sviluppo urbano segua lâesperienza, la logica, le strategie e le metodologie dei donatori asiatici. Di conseguenza, attori come la Cina âriflettonoâ la propria esperienza di sviluppo trasferendo le loro dinamiche di urbanizzazione. Lâanalisi contribuisce a fornire una comprensione più profonda di come le agende geopolitiche ed economiche modellino i progetti di sviluppo urbano e influenzino le loro rivendicazioni di sostenibilità . Si indagano i meccanismi attraverso i quali queste agende si realizzano, spesso a scapito di pratiche sostenibili autentiche. Esaminando il caso di Forest City, lâarticolo illumina lâinterazione complessa tra relazioni internazionali e pianificazione urbana, evidenziando il ruolo degli interessi nazionali nel modellare le politiche di sviluppo che esternamente si presentano come amichevoli verso lâambiente ma internamente sono compromesse.
Sezione tematica
La BRI in Europa: il caso di Duisburg, tra i sogni di sviluppo e una realtà di declino
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Da ormai due decenni la Cina è diventata un punto di riferimento per le economie di molti paesi in via di sviluppo. DallâAfrica allâAsia Centrale, dal Sudest asiatico allâAmerica Latina, molti circoli accademici, politici ed economici vedono nella Cina non solo una fonte importante di investimenti e altri sostegni allo sviluppo, ma anche un promotore di modelli ed idee alternative da imitare. Questi aspetti sono ben noti alla letteratura dedicata alla cooperazione Sud-Sud e agli studi sull'implementazione locale della BRI. Meno note sono invece le prospettive dei paesi sviluppati, ed in particolare delle realtà locali coinvolte nella nuova Via della Seta. Questo studio si propone di esplorare il caso di Duisburg, un esempio interessante di città europea che ha accolto la BRI come grande opportunità di sviluppo. Un tempo importante centro per la produzione dellâacciaio, oggi realtà in declino della Germania occidentale, a partire dagli anni 2010 Duisburg è diventata uno snodo importante della Nuova Via della Seta in Europa, segnalato anche dalla visita del Presidente Xi Jinping nel 2014. Questa analisi illustra come le autorità locali abbiano cercato di far leva sulla collaborazione con la Cina per plasmare nuove prospettive di crescita, e i risultati della loro iniziativa, fornendo in questo modo un quadro esaustivo delle dinamiche economiche e degli impatti locali derivanti dall'adesione alla BRI.
Sezione tematica
Il posizionamento delle istituzioni europee verso gli investimenti infrastrutturali cinesi
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Il rapporto dell'Unione europea con la Cina è stato recentemente caratterizzato da un complesso gioco di convergenze e divergenze, evidente nel discorso sugli investimenti infrastrutturali cinesi, in particolare nell'ambito della Belt and Road Initiative (BRI). Tuttavia, questo discorso è tutt'altro che monolitico e riflette le diverse prospettive e gli interessi delle principali istituzioni e agenzie dell'UE: Commissione Europea, Parlamento Europeo, Consiglio Europeo, Consiglio dei Ministri e Servizio per l'Azione Esterna. Il presente lavoro, utilizzando la discourse analysis, analizza le tensioni interne tra approcci convergenti e divergenti nei confronti degli investimenti infrastrutturali cinesi all'interno di queste istituzioni nel corso delle ultime due legislature del Parlamento Europeo (2014-2023). Esaminando le dichiarazioni politiche, i dibattiti legislativi e le comunicazioni ufficiali, il documento illumina le visioni contrastanti che danno forma all'impegno dell'UE nei confronti dei progetti infrastrutturali cinesi, fornendo così indicazioni sui fattori che guidano la formazione delle politiche dell'UE in questo settore complesso.
Rubrica: "STIP - Science, Technology & Innovation Policy"
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Le tecnologie quantistiche rappresentano una delle frontiere più avanzate della scienza moderna. Basate sui principi della fisica quantistica, queste tecnologie sfruttano le proprietà delle particelle subatomiche per creare nuovi strumenti di calcolo e comunicazione. Gli sviluppi nell'ambito di ricerca e sviluppo sulle tecnologie quantistiche mostrano che la competizione internazionale per lo sviluppo di tali tecnologie sta accelerando. Le dinamiche di innovazione e collaborazione internazionale saranno determinanti per definire i prossimi leader nel settore.
Saggi
Il Sistema di Credito Sociale cinese: tecnologia come strumento di sorveglianza e persuasione
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Nel contesto delle crescenti preoccupazioni per l'implementazione di sistemi di rating culturali, sociali e tecnologici in tutto il mondo e in particolare nelle democrazie liberali occidentali, questo articolo fornisce un'analisi critica dello stato di sviluppo e dell'implementazione dell'Social Credit System cinese, compresi i suoi progetti pilota locali e commerciali; inoltre, utilizza il modello del panopticon di Bentham e il quadro della gamification di Fogg per valutare il potenziale dell'SCS come strumento di sorveglianza e persuasione. In questo modo, l'articolo colma una lacuna nella (limitata) letteratura sull'SCS e offre una panoramica delle potenziali conseguenze che potrebbero derivare dall'applicazione della tecnologia per rafforzare la governance sociale e rendere minimo l' indebolimento della legittimità del governo.
Recensione
Yang Jisheng, Lapidi. La grande carestia in Cina (Milano: Adelphi, 2024).
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Forum. Fare ricerca in Cina e sulla Cina oggi: vecchie sfide nella Nuova era?
Le sfide della ricerca sulla Cina e in Cina oggi: contesto interno e internazionale
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L'ascesa di Xi Jinping ha inaugurato una âNuova eraâ caratterizzata dall'accentramento del potere politico in Cina e dalla limitazione degli spazi di dibattito intellettuale, con conseguenze per la ricerca accademica, soprattutto nelle scienze umane e sociali. Le vecchie sfide, come la difficoltà di accedere a fonti e campi di studio sensibili, si combinano oggi con nuove complessità legate al contesto internazionale, in particolare alla competizione con gli Stati Uniti. La riflessione su questi temi è stata al centro della tavola rotonda "Doing research in and on contemporary China", tenutasi presso l'Università di Torino in occasione della 18esima edizione della TOChina Summer School nel giugno 2024.
Forum. Fare ricerca in Cina e sulla Cina oggi: vecchie sfide nella Nuova era?
Scrivere la “storia della RPC” nella Cina di Xi Jinping
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Il contributo riguarda la disciplina della âStoria della Repubblica Popolare Cinese (RPC)â (PRC History), termine che si riferisce allo studio del lungo periodo rivoluzionario, approssimativamente dal 1921 a oggi. Si tratta di una disciplina relativamente nuova, unâevoluzione del post-Guerra Fredda, emersa verso la fine del Ventesimo secolo, quando gli storici iniziarono a rivendicare lâera di Mao, che fino a quel momento era stata principalmente appannaggio degli scienziati politici. Anche per un campo così giovane, la situazione è cambiata progressivamente e in modo marcato negli ultimi anni. Il contributo si concentra su due questioni diverse ma correlate: in primo luogo, l'accessibilità degli archivi storici all'interno della RPC e, in secondo luogo, la proliferazione delle cosiddette âfonti spazzaturaâ (garbage sources).
Forum. Fare ricerca in Cina e sulla Cina oggi: vecchie sfide nella Nuova era?
Segreti e black box: nuove sfide nel settore dei media di informazione
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Questo testo esplora due approcci nello studio dei media: uno focalizzato sugli oggetti e l'altro sulle persone coinvolte nella produzione. Nella ricerca sul giornalismo cinese, si nota un passaggio da studi di autori internazionali a quelli di ricercatori cinesi, complicato da restrizioni di accesso e autocensura. Si evidenzia anche l'impatto dell'intelligenza artificiale nel settore, che richiede nuove competenze e risorse per analizzare non solo i contenuti, ma anche le tecnologie e gli algoritmi coinvolti, per garantire una pluralità di prospettive sulla narrazione della Cina.
Forum. Fare ricerca in Cina e sulla Cina oggi: vecchie sfide nella Nuova era?
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Lo studio della politica estera cinese deve rientrare principalmente nel campo degli Area Studies, che per lo più adottano metodi qualitativi (process tracing, analisi comparata, ricostruzione storica, studio delle fonti documentali), o può trarre vantaggio dallâuso di tecniche sofisticate di analisi delle Relazioni Internazionali (RI), quali i metodi quantitativi?
Forum. Fare ricerca in Cina e sulla Cina oggi: vecchie sfide nella Nuova era?
Un approccio “contestualizzato” all’analisi della politica estera della Repubblica Popolare Cinese
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La politica estera della Repubblica Popolare Cinese (RPC) rappresenta un tema centrale nel dibattito contemporaneo, ma l'accesso limitato alle informazioni ha portato a una varietà di spiegazioni divergenti. Riprendendo le riflessioni di James Rosenau sulla necessità di un approccio critico, questo lavoro esplora le quattro logiche prevalenti nell'analisi della politica estera cinese: universalista, eccezionalista, comparativista e particolarista. Ognuna di queste risponde in modo diverso a due domande fondamentali: "La RPC è un attore unitario?" e "La RPC è un attore diverso dagli altri?". Si propone un approccio contestualizzato che tenga conto del fattore-tempo e del fattore-policy per verificare queste ipotesi, identificando l'analisi con il maggior valore esplicativo e migliorando così la qualità del dialogo accademico sulla politica estera cinese.
Forum. Fare ricerca in Cina e sulla Cina oggi: vecchie sfide nella Nuova era?
Le sfide per la ricerca economica in e sulla Cina
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La ricerca economica in Cina ha affrontato sfide complesse, soprattutto negli ultimi decenni, dalla riapertura del paese al mondo. Se da un lato l'accesso a dati sempre più estesi e l'aumento degli esperti hanno facilitato la ricerca, dall'altro la crescente complessità economica e istituzionale ha reso alcune aree di studio più difficili, se non impossibili. Le principali difficoltà si concentrano su tre fattori chiave: qualità e disponibilità dei dati, istituzioni, e persone (capitale umano e relazioni).
Forum. Fare ricerca in Cina e sulla Cina oggi: vecchie sfide nella Nuova era?
Le sfide del lavoro di ricerca sulla Taiwan contemporanea nel contesto delle tensioni sullo Stretto
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Questo contributo analizza le sfide della ricerca su Taiwan nel contesto delle tensioni geopolitiche, dal punto di vista del dicorso sulla posizionalità degli studiosi occidentali. Pur essendo Taiwan un ambiente di ricerca più accessibile rispetto alla Cina continentale, esistono difficoltà concettuali legate alla sua condizione di Stato contestato. In un contesto di narrazioni internazionali che semplificano la realtà politica taiwanese come parte della competizione tra Cina e Stati Uniti, si sottolinea l'importanza di un approccio critico che riconosca la varietà di voci locali, evitando di rafforzare dicotomie preesistenti e garantendo una comprensione più sfaccettata della sfera politica taiwanese.